Prefetto visita la Pontificia Università del Perù.

cardenal versaldi pucp

A settembre il Prefetto della Congregazione per l’Educazione Cattolica, Card. Giuseppe Versaldi, ha visitato la Pontificia Università del Perù dove è stato reso noto il nuovo Statuto elaborato dalla Commissione per l’Università.

Relativamente a quest’ultima nel marzo del 2015 lo stesso Papa Francesco ha voluto prendere l'iniziativa per riconoscere, guarire, costruire e rafforzare i legami tra la Santa Sede e l'Università. Ha convocato e ha formato una Commissione che avrebbe cercato il dialogo, non come un semplice scambio di idee, ma soprattutto come uno scambio di doni. Questa Commissione era composta da rappresentanti della Segreteria di Stato, rappresentanti della Congregazione per l'Educazione Cattolica e, naturalmente, rappresentanti dell'Università.

Così, per diciassette mesi, sono stati analizzati e approfonditi diversi aspetti, come: identità, missione, impegno ecclesiale e civile di una Università cattolica. Lo scorso agosto, la Commissione ha raggiunto l'obiettivo che di sé era proposto elaborare un nuovo testo dello Statuto. Lo Statuto ha costituito un motivo in più per la visita del Prefetto.

Il Cardinale nel suo discorso all’Assemblea universitaria della Pontificia Università del Perú ha ricordato che una Università cattolica partecipa alla missione evangelizzatrice della Chiesa, e ha lo scopo di promuovere il dialogo tra fede e ragione. Una Università cattolica – ha proseguito - è diversa da qualsiasi altra Università dal momento che la ricerca della verità è per il bene comune, la porta a diventare una comunità in cui la carità risplende come un dono prezioso. Tale comunità, seguendo l'esempio di Cristo, deve essere particolarmente preoccupata per i più poveri e per coloro che soffrono ingiustizie nel campo economico, sociale, culturale e religioso. Pertanto, questa azione scientifica e pastorale svolta dalla Università cattolica ha il contesto più immediato nella Chiesa locale, e in quanto strettamente legata con la Conferenza Episcopale Peruviana, il suo orizzonte viene esteso a tutto il territorio nazionale.

Successivamente il Prefetto ha sintetizzato alcuni punti proposti nel nuovo testo dello Statuto. Il primo aspetto è ovviamente l'identità di questa Università. A suo avviso, è necessario che la comunità peruviana conosca meglio questa Università attraverso una sua precisa identità. Inoltre, è fondamentale che l’Università aumenti l’unione con la Chiesa universale, la Conferenza Episcopale e con la Chiesa locale seguendo le regole canoniche e che i membri dell’università, vale a dire i dirigenti, gli insegnanti, gli studenti, siano coinvolti nella pastorale universitaria. È stato ridefinito il ruolo del Gran Cancelliere e costituita la Commissione Episcopale, composta da cinque vescovi, che non ha il compito di controllare o dominare l’istituzione, ma di supportarla nel suo nuovo camino accademico. Un altro aspetto dello Statuto è il coinvolgimento dell’Università nei progetti di ricerca su importanti problemi contemporanei. Infine, un altro aspetto considerevole è la rinnovata unione dell'Università con la Santa Sede che si edifica con la nomina del Rettore, eletto dall’assemblea, e l’approvazione del nuovo Statuto da parte di quest’ultima.
 

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